Dao De Jing

Senza uscire dalla porta di casa puoi conoscere il mondo,
senza guardare dalla finestra puoi scorgere il Dao del cielo.
Più si va lontano, meno si conosce.
Per questo il saggio senza viaggiare conosce,
senza vedere nomina, senza agire compie.
Dao De Jing, Lao Zi

sabato 2 ottobre 2010

Shu: la mansuetudine.

Ai suoi discepoli che si chiedono vi sia una parola capace di guidare la condotta di una intera vita, il maestro risponde:

«Mansuetudine (shu) non è forse la parola chiave? Ciò che non vuoi sia fatto a te, non farlo agli altri.» (Dialoghi XV,23)
La parola 恕 shu, la cui grafia ( 心xin «cuore, mente, sentimento» sormontato dall'elemento 如ru «essere simile a…») introduce una relazione analogica tra i cuori, significa «considerare gli altri come si considera se stessi»

«…per praticare ren, occorre cominciare da se stessi: desiderare la sicurezza altrui quanto la propria, auspicare il successo altrui quanto il proprio. Attingi in te l'idea di ciò che puoi fare per gli altri - questo ti porterà sulla via di ren! » (Dialoghi VI,28)

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