Dao De Jing

Senza uscire dalla porta di casa puoi conoscere il mondo,
senza guardare dalla finestra puoi scorgere il Dao del cielo.
Più si va lontano, meno si conosce.
Per questo il saggio senza viaggiare conosce,
senza vedere nomina, senza agire compie.
Dao De Jing, Lao Zi

lunedì 18 febbraio 2013

Il Monte Tai, l'Olimpo cinese



Il monte Tai (泰山  tài shān  Monte della Serenità) con i suoi 1545m alla vetta, è il più venerato  dei cosiddetti «monti sacri» cinesi:  situato nella provincia dello Shangdong, nei pressi della città di Tai'an, è stato dichiarato, per la sua importanza, patrimonio dell’umanità nel 1987.

La tradizione del monte Tai  si perde nei secoli, o per meglio dire, nei millenni: secondo la leggenda, Shun, uno dei primi sovrani mitici della Cina, avrebbe offerto sacrifici al Cielo ed alla Terra proprio su questo monte, almeno duemila anni prima di Cristo.

Ma la storia documentata del monte Tai inizia nel 221 a.C., quando Zheng, un giovane signore del regno di Qin, impostosi sugli altri sovrani dei regni confinanti, divenne imperatore e assunse il titolo di  «Primo Imperatore dei Qin» (秦始皇帝 qín shǐ huáng dì). Durante il suo dominio il Paese venne unificato, si cominciò la costruzione della Grande Muraglia ed ebbe inizio una delle epoche di maggiore splendore nella storia della Cina.



L'imperatore scelse, per la celebrazione dei riti annuali, la cima del monte Tai, riallacciandosi alla tradizione del  «Culto del Cielo e della Terra»: ben presto la fama della montagna si diffuse ovunque. Se, come credeva il popolo, l'imperatore era «figlio del Cielo»  (天子tiān zi) e veniva dalla lontana Pechino per onorare suo padre, voleva dire che Tai Shan era la dimora divina: per questo tutti i cinesi cominciarono a considerarla non solo una semplice montagna ma l'incarnazione sacra della «dea delle nuvole di smeraldo». Nel 725, sotto la dinastia Tang (618-907) l'imperatore Xuan Zong   conferisce  al monte Tai il titolo di «Re del Tempo» [atmosferico] (天气王 tiān qì wáng). Sul monte infatti troviamo una grande roccia appuntita che si protende sulla valle, denominata «Spada che taglia le nuvole» (斩云剑 zhǎn yún jiàn) che costituisce un segnale meteorologico: se le nubi sono così basse da essere tagliate dalla spada allora piove, se invece sono alte il tempo rimane bello. Nel 1008, durante la dinastia Song del Nord (960-1127), l'imperatore Zhen Zong aggiunge altri titoli al precedente e Taishan diventa così, «Re del Tempo e della Vita» (人生天气王 rén shēng tiān qì wáng). Nel 1011, altra promozione. Si sostituisce il titolo di re (wang) con quello di imperatore (di). Il Picco dell'Est diventa così «Imperatore del Tempo e della Vita»  (人生天气帝 rén shēng tiān qì dì). Ma nel 1370 l'imperatore Taizu, fondatore della dinastia Ming (1368-1399), pose fine a questa inflazione di titoli lasciando solo il nome di «Picco dell'Est, Monte della Serenità». (东岳泰山 dōng yuè tài shān).

Da secoli tutte le religioni della Cina hanno onorato Tai Shan, in particolare taoismo e buddhismo. A dimostrazione di tale rispetto, sono state costruite lungo le sue pendici decine e decine di complessi artistici religiosi. Ad oggi si contano 22 templi, 97 rovine monumentali, centinaia di statue e altri elementi decorativi: elencare gli stili è praticamente impossibile anche perché la loro origine risale ad epoche diverse.

La montagna è in ogni periodo dell'anno meta di pellegrinaggi da parte di devoti o turisti. Il cammino verso la cima del Tai Shan inizia a Tai’an, la cittadina che si trova ai piedi del monte e si conclude verso sera dopo 5-8 ore di cammino nella foresta.


Ma prima di salire, è mandatorio visitare  il Tempio Dai, (岱庙dài miào)  uno dei templi più importanti del taoismo. Il complesso del Dai Miao si estende su una superficie di 96.000 metri quadrati ed è, insieme alla Città Proibita di Pechino e agli edifici confuciani di Qufu, uno dei più grandi complessi architettonici della Cina antica. È questo il luogo dove da sempre i pellegrini diretti a Tai Shan si soffermano a pregare e dove venivano fatti i sacrifici rituali in onore alle divinità del monte. Ma tentiamo anche noi la salita, anche se in modo … virtuale!


Dall'Arco Daizong  (岱宗坊 dài zōng fáng), costruito sotto la dinastia Ming nel 1567, inizia la salita verso la cima del monte, attraverso un'interminabile scalinata di ben 6239 gradini (!), che si snoda come un enorme drago lungo una stretta valle, fiancheggiata da padiglioni, stele, boschetti di pini e cipressi, cascate e cascatelle. La attrattività del Tai Shan, infatti, non è soltanto nei suoi monumenti, ma anche nelle bellezze naturali che lo circondano. Sui fianchi della montagna, tra enormi spuntoni di roccia, cresce una fitta vegetazione che sale fino a lambire il santuario dell'Imperatore di Giada. Sono state catalogate più di mille specie vegetali, di cui quasi 500 con proprietà medicinali, e oltre 300 specie animali, delle quali 122 di uccelli che nidificano sugli alberi e tra le rocce.

Nel corso della salita s'incontrano fastosi edifici, come il Padiglione del Venerabile Lao (老君堂  lǎo jūn táng): dedicata al maestro Laozi, fondatore del Taoismo ed autore del classico Daodejing.


In un  piccolo monastero, costruito nel 1053, che un tempo ospitava monache scelte per la loro bellezza e famoso per una sorgente d'acqua limpidissima, troviamo Il Laghetto della Regina Madre (王母池wáng mǔ chí), un tempio dedicato al culto della Regina Madre dell’Occidente (西王母xī wáng mǔ). Questa divinità, vive sui monti Kunlun, agli estremi confini occidentali della Cina. In un giardino nascosto tra alte nuvole, al margine tra cielo e terra, le sue pesche dell'immortalità crescono in un albero colossale, che dà frutti una volta ogni 3000 anni. L'albero è l'asse cosmico che connette il Cielo e la Terra, una scala su cui viaggiano spiriti e sciamani. Xi Wang Mu controlla le forze cosmiche, il tempo e lo spazio  Con i suoi poteri di creazione e distruzione, malattie e guarigione, determina l'arco di vita di tutte le creature viventi. Assistita da una moltitudine di spiriti ed esseri trascendentali, è lei che decide la morte e la realtà dopo la morte, conferendo realizzazione e immortalità ai ricercatori spirituali.


A circa metà della salita ecco il Palazzo dei 10.000 Immortali (万仙楼wàn xiān lóu) costruito nel 1620; ospita la statua della "Celeste Regina Madre" attorniata dagli Immortali. Sulle quattro pareti sono state poste 63 tavole di pietra con brani di storia e di Ietteratura, incise con caratteri di stile antico.



Dopo aver passato una roccia con due grandi caratteri (vento e luna), scritti in modo incompleto per indicare che qui la bellezza della natura non ha limiti, si arriva al Tempio dell’Orsa Maggiore    (头母宫tóu mǔ gōng) dove una volta viveva una comunità di monache buddhiste che curavano proprio il culto della dea stellare, attorniata da un corteo di quaranta divinità stellari. Il palazzo di Tóu Mǔ (letteralmente la Madre dello Staio, o la Dea della Stella Polare) è la costellazione dell'Orsa Maggiore [che nell’astrologia cinese veniva denominata appunto “Staio”], che ruota perennemente attorno alla stella polare. La dea possiede un terzo occhio posto in mezzo alla fronte, sei braccia, ed è identificabile con Calì, la dea indiana.

Proseguendo, incontriamo  la Valle  del Sutra nella Roccia (石经域shí jīng yù ). Nel settimo secolo, un monaco di nome Andaoyi venne a Tai Shan per diffondere il buddismo, copiando su carta di riso in grandi caratteri il «Sutra di Diamante» (金刚经jīn gāng jīng), uno dei classici più importanti del buddismo. Andaoyi voleva cambiare il modo di tramandare i sutra cartacei, quindi giurò di incidere quello del Diamante sul monte Tai. L'opera in 2500 caratteri, ciascuno dei quali misura mezzo metro quadro, durò decine di anni ed occupò una parete rocciosa di oltre 2 mila mq nella valle Shijingyu ed è considerato l'inizio dell'arte calligrafica rupestre di Taishan. Il sutra, inciso sul monte, resta un'opera eterna che esprime in tutta la sua magnificenza la grandezza spirituale di questa religione, anche se attualmente rimangono solo 1043 caratteri leggibili, a seguito della corrosione prodotta dagli agenti atmosferici. Quasi a unire buddhismo e confucianesimo, al tempo dei Ming, un ignoto studioso ha fatto incidere ai piedi di questi grandi caratteri, un paragrafo dell'opera di Confucio il Da Xue (Il Grande Studio).
L'ultimo tratto della salita conduce il pellegrino a varcare la soglia della Porta Celeste Meridionale  (南天门nán tiān mén): conosciuta anche come "Terza Porta del Cielo". Costruita nel 1264 sotto il regno di Zhong Tong, della Dinastia Yuan. (1271-1368). La parte superiore della porta è chiamata col nome poetico di Padiglione che Iambisce le nuvole  (摸天阁mō tiān gé). Sulla lastra in pietra, posta a sinistra della porta, vi è un poema di Du Renjie, della Dinastia Yuan, che dice: «Ho ammirato lo spettacolo che appare dalla Terza Porta Celeste e si estende per i cieli senza fine. La scalinata dai mille gradini mi ha portato ad una vista incantevole: mille cime di monti».


E finalmente, sulla vetta, si giunge al santuario dell'Imperatore di Giada, (玉皇帝yù huáng dì) il dio della montagna, ma venerato come massima divinità fino dagli albori della storia cinese; al primo posto come divinità Taoista, è anche chiamato il signore del Tempo Presente. All'interno del tempio, in una sala principale vi è dipinta una processione in onore della divinità. Con l'avvento del buddismo, il dio di Tai Shan fu identificato nel dio dei morti. Su una tavoletta posta davanti alla statua si legge: «Onore al grande dio, sovrano di giada, imperatore dell'alto» (玉皇上帝大天尊 yù huáng shàng dì dà tiān zūn). Importanti gli affreschi sulle pareti: a destra gli "Otto immortali", a sinistra i "Cinque vegliardi".


 Molti pellegrini iniziano la salita al Tai Shan,  alla sera  e, dopo aver pernottato sul monte, nelle prime ore del mattino, assistono presso il  Belvedere del Sole (日观风rì guān fēng), allo spettacolo che costituisce lo scopo del loro viaggio: lo straordinario sorgere del sole sulle montagne circostanti, uno spettacolo altamente suggestivo, capace di dare allo spettatore l'impressione di trovarsi al cospetto degli dei. Sembra che anche Mao Zedong dopo aver conquistato la cima, avrebbe pronunciato, scrutando l’orizzonte, la celebre frase «L’Oriente è rosso».


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Sitografia










venerdì 1 febbraio 2013

Il Drago perde le zampe… ecco il Serpente!


 

La Festa di Primavera ( 春节 Chūnjié) o capodanno lunare  in Occidente generalmente noto come capodanno cinese, è una delle più importanti e maggiormente sentite festività tradizionali cinesi.
In ossequio con i dettami dell'astrologia cinese, ogni anno è contrassegnato da un "segno" animale, costituito da un ciclo di 12 elementi; il capodanno cinese determina il passaggio da uno all'altro di questi elementi: dopo l’anno del Drago, il 2013 sarà l’Anno del Serpente. (SHE – )
A differenza del nostro calendario, basato essenzialmente sul Sole, quello tradizionale cinese è di tipo luni-solare fondato anche sui cicli lunari. Un anno cinese, infatti, inizia sempre con la prima fase della Luna, la Luna Nuova. Poiché essa, in un anno, compare dodici o tredici volte, il Capodanno cinese non ha una data fissa, ma cade tra il 21 gennaio e il 19 febbraio del calendario gregoriano. Quest’anno, 2013, il Capodanno cinese capita il 10 di Febbraio.

Il Serpente nella mitologia cinese


Nella mitologia cinese, il Serpente è legato al Nord, all'elemento Acqua, all'Inverno e al colore Nero, ed è spesso rappresentato in coppia con la Tartaruga, (altro animale mitico legato all’Acqua) che circonda e avvolge nelle sue spire. In quest’accoppiamento si ritrova la doppia valenza dell’Elemento Acqua (nella Medicina Tradizionale Cinese l’unico organo considerato “doppio” sono i Reni, legato appunto, alla loggia dell’Acqua): il Serpente assume la qualità Yang, maschile, la Tartaruga quello Yin, femminile. La Tartaruga sottolinea il suo aspetto simbolico portando sul carapace la Terra (Yin), mentre il Serpente, che la circonda, riproduce la ciclicità cosmica (cerchio), il Cielo (Yang).

Serpente e Tartaruga sono i signori del Palazzo Settentrionale (北官 běi guān): gli astrologi cinesi divisero la sfera celeste in ventotto sezioni assegnando a ciascuna di esse una stella fissa e le denominarono « le 28 Case Lunari» attribuendo a ciascuna il nome di una costellazione. Ad ogni costellazione, secondo un simbolismo astrologico, fu assegnato un pianeta ed un elemento. Nella tradizione taoista, in ogni «casa» risiede un Guardiano, protettore del Regno Celeste. All’ingresso di molti templi taoisti troviamo quasi sempre  grandi statue di questi Guardiani protettori.

Le ventotto Case Lunari sono distribuite in «Quattro Palazzi Celesti» ai quali sono abbinate una direzione ed una stagione. Ogni palazzo, che prende il nome della costellazione principale, contiene sette Case Lunari, alle quali viene assegnato un nome simbolico, che rappresenta le fasi delle stagioni ed i compiti che avevano gli agricoltori nel lavorare i loro campi.

La tradizione cinese di associare animali mistici con le quattro direzioni della bussola è molto antica: il primo riferimento ai quattro animali si trova nell’ Yi Jing (Il Libro dei Mutamenti) il ben noto manuale di divinazione. Questi animali non hanno alcuna relazione con i Dodici Animali dello Zodiaco cinese: tuttavia hanno un grande valore simbolico.


Altri due personaggi della mitologia Cinese richiamano, nel loro aspetto, il Serpente: Fu Xi, la mitica figura di saggio cui è attribuita la composizione dell’Yi Jing (il Libro dei Mutamenti) e la sua sposa Nü Wa. Le figure di questa coppia primordiale, principio della manifestazione del maschile e del femminile, sono raffigurate con il basso ventre a forma di Serpente, avvolte tra loro in una sorta di amplesso ancestrale. Fu Xi  è vissuto, secondo la tradizione, tra il 2952 e il 2836 a.C. Narra la leggenda  che la madre, una ragazza chiamata Hua Xu, un giorno soleggiato si divertiva accanto ad una palude; un’orma gigante la attrasse ed ella, piena di interesse, la calpestò con i piedi, rimanendo incinta di Fu Xi. In quella palude abitavano i draghi… sembra infatti che Fu Xi avesse quattro occhi e una coda di serpente. Ma evidentemente Hua Xu non fu così sconvolta da questa esperienza, tanto da ripeterla generando una figlia, Nü Wa, che poi divenne moglie dello stesso Fu Xi, quando lui divenne re. Nella iconografia tradizionale, Fu Xi veniva rappresentato sempre allacciato, tramite la coda, alla sorella  lei con un compasso, lui con una squadra in mano; i due strumenti indicano che i due sovrani inventarono norme, regole, standard. Difatti, Fu Xi, è considerato il primo eroe civilizzatore cinese, in quanto a lui vengono attribuite l'invenzione, della metallurgia, della scrittura, del calendario, oltre ad essere stato anche l'iniziatore di varie attività umane, tra cui l'allevamento degli animali, la pesca, la musica.

Nella tradizione popolare cinese, il Serpente è un animale contraddittorio; venerato e temuto come un dio, nelle terre attraversate dai grandi fiumi, che ricordano la sua forma con il loro andamento sinuoso (al dio del Grande Fiume Giallo erano offerti spettacoli teatrali per farlo divertire, ma anche fanciulle in sacrificio); è considerato ugualmente intelligente e malvagio (avere un cuore di serpente). Oltre alla simbologia fallica, sognare un serpente nero, per una donna in attesa, è presagio di una figlia femmina, bianco di un figlio maschio.

Il Serpente nella cultura occidentale


Anche nella cultura occidentale il Serpente ha questa valenza doppia: animale ctonico e misterioso, custode di un immenso potere primordiale, legato ai movimenti del sottosuolo che danno origine ai mutamenti interni. Rappresenta il regno dei morti, il mondo infernale, per la sua abitudine di nascondersi negli anfratti o in buche del terreno ma anche il regno della vita, in quanto anche signore delle acque delle sorgenti e dei grandi fiumi, che danno origine alla vita. Il suo letargo stagionale e soprattutto la sua muta rappresentano il perenne ciclo di nascita e morte e rinascita: se lo si guarda mentre si morde la coda, come nell’immagine dell’uroboro mitologico, si scorgerà proprio il simbolo dell’eterno ciclo senza inizio né fine. Nel serpente vi è il potere della guarigione sia fisica (il suo veleno infatti viene usato per preparare dei farmaci) che spirituale (liberazione dai mali dello spirito). Come richiamo alla forma fallica, il serpente è connesso al potere generativo, alla fertilità, alla sessualità come unione di opposti.

Sia nella cultura greca che in quella egizia, il serpente è colto nella sua doppiezza: è temuto in quanto ha il potere di ricondurre il cosmo nel caos iniziale dell'indifferenziato. Ma è anche apprezzato e venerato poiché rappresenta l'altra faccia dello spirito, il vivificante, l'ispiratore della vita. Per questo Atena, dea di ogni scienza, tiene in mano e sul petto il serpente da cui nascono altre divinità e Iside porta sulla fronte il cobra reale simbolo di conoscenza, sovranità ed eterna giovinezza. Il serpente è anche noto come medico e indovino. Esculapio, dio della medicina, è rappresentato con il caduceo (dal greco: verga dell'araldo). Questo oggetto, attributo di Mercurio, consiste in una bacchetta, talvolta alata, intorno alla quale si attorcigliano due serpenti, simbolo del principio dialettico. Nell'esoterismo è la conoscenza legata al mistero dei processi vitali, per questo è rappresentato sulla croce dei farmacisti.

Nella nostra cultura prevale il suo lato negativo in quanto la Cristianità, soprattutto nel pensiero medioevale, ne ha sottolineato la valenza malefica e distruttrice, associandolo spesso alla lussuria della donna (Eva o la Bestia dell'Apocalisse). Nella Bibbia rappresenta l'incarnazione del Male nell'episodio del Paradiso, ma anche a modello della crocefissione del Cristo, il serpente di bronzo che Mosè pianta nel deserto. Si alterna al Drago in alcune iconografie che rappresentano San Giorgio.


Il Serpente nell’astrologia cinese

Secondo l’astrologia cinese, il Serpente ha una personalità affascinante e ricca di mistero e  difficilmente si può rimanere indifferenti davanti a lui. Sembra che anche il destino gli abbia consegnato l'oscar del fascino, rendendolo in assoluto, il più, fortunato tra tutti gli altri animali reggitori.

Il nativo non è dotato di molta volontà, ma di contro, possiede un intuito quasi infallibile, che gli consente di saper cogliere al volo le migliori occasioni. Mentre, altri nativi meno fortunati, sono costretti a lottare duramente per raggiungere le mete desiderate, al Serpente basta il minimo dello sforzo. Abilissimo a sventare agguati o tranelli, tesi contro la sua persona, è impossibile raggirarlo. Il Serpente non è coraggioso, teme le sconfitte sopra ogni cosa. Davanti ad eventuali minacce, per non rischiare, preferisce defilarsi in tempo. Il Serpente ha uno speciale talento che lo porta a giudicare le situazioni nel modo corretto e gli consente di dare saggi consigli agli amici. E’ sempre attento a nuove idee e possibilità su cosa fare e su come svolgere qualsiasi cosa, inseguendo il proprio intento con grande persistenza, anche se difficilmente tende all'azione attiva. Personaggio enigmatico ed impenetrabile, di rado ostenta le proprie vittorie o i propri meriti. Difficilmente si può sapere tutto di lui ma se  incontra una persona che stima, apre completamente il suo misterioso ed intimo mondo. Molto sensibile e di profondi sentimenti, raramente è completamente felice, soprattutto in amore. Rari sono i partner disposti a farsi avvolgere dalle sue insidiose spire, comprenderlo incondizionatamente, stare attenti ad ogni suo umore.

Al Serpente piacciono i libri, la musica, i vestiti, il cibo raffinato e il vino, in generale ama vivere bene; ma la sua passione per le cose più raffinate, la sua innata grazia ed eleganza lo porta a evitare le frivolezze, le menti grette e le conversazioni inutili.

Il Serpente è fortemente compatibile con gli individui nati negli anni del Bufalo, del Gallo, e per nulla compatibile con quelli Maiale.

Il Serpente compare ogni dodici anni: ecco una tabella con gli anni del Serpente a partire dal 1900, dove i “vecchi” Serpenti potranno riconoscersi!

Anni del Drago
Elemento dominante
04 febbraio, 1905  - 24 gennaio 1906
Legno
23 gennaio, 1917 – 10 febbraio 1918
Fuoco
10 febbraio, 1929 – 29 gennaio 1930
Terra
27 gennaio, 1941- 14 febbraio 1942
Metallo
14 febbraio, 1953 – 2 febbraio 1954
Acqua
02 febbraio, 1965 -20 gennaio 1966
Legno
18 febbraio, 1977 -6 febbraio 1978
Fuoco
06 febbraio, 1989 – 26 gennaio 1990
Terra
24 gennaio, 2001 -11 febbraio 2002
Metallo
10 febbraio 2013 – 30 gennaio 2014
Acqua

 

Ma i Serpenti non sono tutti uguali: ad ogni apparizione viene associato uno dei «Cinque Agenti» che, con le sue influenze, determina alcune sfumature del carattere, accentua o riduce determinate tendenze: solo ogni sessanta anni si può trovare lo stesso tipo di Serpente!


 Serpente d’Acqua


L’Acqua rappresenta la libertà, la fluidità, le emozioni: è simbolo di vita e purificazione. I nati sotto l'influenza dell'Acqua sono sensibili, intuitivi e spesso opportunisti: percepiscono con immediatezza e con il loro magnetismo riescono a condizionare chi gli sta intorno, per soddisfare le proprie ambizioni. Amano  libertà e indipendenza.
L’Acqua nel Serpente favorisce l’idealismo, l’immaginazione, i rapporti personali. Gli amori sono fluidi, spesso incostanti. Più che serpenti possono sembrare anguille: astuti, abili negli affari, è difficile afferrarli e sgusciano via con grande abilità.

Serpente di Legno


Il Legno rappresenta l’inizio, la crescita, la freschezza, il dinamismo, la vivacità. E’ il simbolo cinese della saggezza ed è l’elemento legato alla primavera e alla natura che rinasce.
I nati sotto questo elemento tendono a migliorarsi costantemente e a raggiungere obiettivi dempre più ambiziosi.
Essi sono portati ad attribuire ad ogni cosa il giusto valore; organizzatori e ottimi dirigenti, hanno grandi capacità di convincimento e collaborazione.  I Serpenti di Legno sono personaggi integerrimi, ottimi amici, che si affermano a livello umano, ma che nel lavoro riescono a fatica a portare a casa i successi desiderati, nonostante l’impegno. La sete di fortuna rischia di annebbiare la mente di un Serpente di Legno che dovrebbe invece puntare sulle ricchezze umane di cui è dotato: coraggio, onestà, perseveranza. Nell’età della saggezza sa costruire anche un buon rapporto di coppia. Saggio e intuitivo, parla poco ma quando lo fa tutti lo ascoltano silenziosamente.
Serpente di Fuoco


l Fuoco rappresenta l’azione, l’attività , il fuoco brucia, da calore e si espande, in tutta la sua natura di elemento estivo, solare e passionale. Simboleggia la purificazione ma anche la distruzione. I nati sotto l'influenza del fuoco sono propensi ad intraprendere attività rischiose: decisi a aggressivi, sanno influenzare gli altri con le loro ottime qualità dirigenziali. I Serpenti di Fuoco sono circondati da amici, hanno fortuna nel lavoro e riescono a mantenere una buona stabilità finanziaria. Ambiziosi, istintivi, spesso egoisti e poco sensibili, sanno accettare di buon grado i consigli altrui. Devono fare attenzione alla loro aggressività che potrebbe creargli spesso problemi. Sanno costruire un buon rapporto di coppia, passionale e solido.

Serpente di Terra


La Terra rappresenta le radici, le basi, la sicurezza, la lentezza, la ricettività. I nati sotto l'influenza della Terra sono sempre gentili, pratici e dolci. Inclini a modi ed espressioni tradizionali, loro non vogliono correre rischi e tendono a muoversi con accuratezza e cautela, sicurezza e giusta valutazione. Il successo  è raggiunto con fatica, ma destinato a durare. I Serpenti di Terra hanno molto carisma, che gli è conferito dal fascino magnetico che esercitano sulle persone, dal modo di fare disincantato nei confronti del mondo, e dalla capacità innata di saper risolvere problemi. Ottimi studenti, sanno farsi valere nel lavoro, ricoprendo cariche di responsabilità e riuscendo a mantenere la stabilità finanziaria. Tanto sono concreti nella vita quanto fragili nei sentimenti, rischiano di innamorarsi troppo e di subire cocenti delusioni, ma se ricambiati sanno mantenere vivo il fuoco della passione.

Serpente di Metallo


Il Metallo rappresenta la ricchezza, l'abbondanza, le finanze. Bipolarità energetica: durezza, orgoglio, presunzione e arrivismo ma anche pigrizia, dolcezza, influenzabilità, disponibilità, sensibilità ed emotività. Generalmente, i nati di questo elemento si mostrano ambiziosi e capaci: essi, anche imponendosi grossi sacrifici, raggiungono sempre lo scopo prefissato, ignorando consigli e aiuti, perché caparbi, testardi e assolutisti.
Il Serpente di Metallo è quello più socievole e riesce a farsi voler bene sempre, si differenzia dagli altri serpenti per la maggiore comunicatività. Ha talento, un forte senso di responsabilità, una prorompente personalità e una grande intelligenza. Investe bene il denaro e ha fortuna anche nella vita sentimentale; il loro partner dovrà essere però sensibile e generoso.


L'astrologo computa gli oroscopi in base ad uno schema che mette in relazione ogni anno (a partire dal suo inizio variabile), con uno dei dodici animali simbolici. Essi vengono chiamati «Reggitori» dell'anno. Per avere un oroscopo completo, è inoltre necessario conoscere l'ora di nascita, che determina un secondo animale complementare a quello reggitore dell'anno. Esso si chiama «Compagno di viaggio», arricchisce ed influenza il segno annuale, ed ha alcune analogie con l'ascendente dell'astrologia occidentale.


Potete determinare il vostro compagno di viaggio in base alla seguente Tabella:

ora cinese
Compagno di viaggio
ora cinese
Compagno di viaggio
23-01
Topo
11-13
Cavallo
01-03
Bufalo
13-15
Capra
03-05
Tigre
15-17
Scimmia
05-07
Coniglio
17-19
Gallo
07-09
Tigre
19-21
Cane
09-11
Serpente
21-23
Cinghiale

 


Serpente – Topo
Quando questo nativo segue una pista scavalca ogni ostacolo ed ottiene quanto desidera in breve tempo e senza sprechi di energie. Niente e nessuno possono metterlo in crisi: egli segue sempre la propria stella.
Serpente – Bufalo
La ponderatezza del Bufalo serve da validissimo supporto alla voglia di arrivare del Serpente, che stupisce tutti per la posizione di prestigio che riesce a rivestire.
Serpente – Tigre
Magnetismo e seduzione sono le doti che fanno di questa personalità una delle più affascinanti dello zodiaco del celeste Impero. Ha però un grave difetto: prende tutto a dà poco.
Serpente – Gatto
L'influenza del tranquillo gatto frena gli istinti focosi e l'ambizione sfrenata del Serpente, che è più dolce e disponibile verso il mondo degli altri.
Serpente – Drago
Ecco il vero vincente! questo personaggio non conosce sosta nella scala al successo. Ha un'intelligenza superiore alla media e sa realizzare ogni progetto: ma quanta presuntuosità
Serpente - Serpente
La miglior qualità di chi nasce con questa combinazione zodiacale è data dal proprio sangue freddo, che garantisce di uscire vincitore anche nelle occasioni più difficili della vita.
Serpente - Cavallo
Con l'influenza del Cavallo, il Serpente si arricchisce di una notevole aggressività. Possiede una memoria di ferro e non dimentica mai un torto subito, al momento opportuno si prende la rivincita.
Serpente – Capra
Il pessimismo del compagno di viaggio frena la tenacia tipica del Serpente, nel momento di prendere decisioni. Questo nativo ha sempre bisogno di una valida spalla consolatrice.
Serpente - Scimmia
Oltre all'intelligenza molto brillante, alla capacità di giudizio, questo Serpente può contare sulla propria furbizia: doti indispensabili per il vero scalatore sociale.
Serpente – Gallo
Vanitosissimo e attratto dalle sfide, questo personaggio si butta a testa bassa anche nelle azioni più rischiose. Ama soprattutto porsi in antagonismo con gli altri, certo com'è della vittoria.
Serpente – Cane
Eccessivamente nervoso e pessimisticamente teso a vedere inganni dovunque, troppo spesso questo nativo perde di vista l'obiettivo desiderato. Allora cade in profonde crisi d'angoscia.
Serpente - Cinghiale
Indiscutibilmente questo Serpente è più sincero e leale degli altri. Assolutamente discreto, è il miglior depositario i segreti. tenero ed affettuoso, sa circondare il partner di mille attenzioni.
 

 
E per finire… come sarà l’anno del Serpente?

Nel calendario cinese è il segno astrologico che segue il Drago; quest’anno, in particolare, è dedicato al Serpente d’Acqua o Serpente Nero. È la lunga e squamosa “coda del Drago”, dunque è nella natura del Serpente avere questa caratteristica di prolungamento dell'anno precedente: ciò che ha avuto origine nel periodo del Drago si rende concreto e culminerà in questo segno. Non è un anno dove sedersi e stare alla finestra anzi, è il periodo per trovare soluzioni a situazioni anomale, riflettere su come organizzare la propria attività pianificando strategie efficaci. Il Serpente con il suo sguardo freddo e inespressivo, può “ipnotizzare” la sua preda con effetti speciali, poi colpirla con rapidità, senza darle via di scampo. Non è l'anno adatto per il gioco d'azzardo o per speculazioni finanziarie, meglio programmare con cautela le proprie azioni e tenersi sempre pronti ai cambiamenti che possono essere improvvisi quanto devastanti.

Il serpente “possiede la saggezza dei secoli” ed è il custode dei misteri della vita. Ci infonderà energia, fiducia e coraggio, specie se la nostra attività è legata alle arti perché il serpente ama la bellezza, ma attenzione, non dimentica ed è inesorabile con chi tenta di ingannarlo.

Chi ha orecchi per intendere… intenda.

 
Per chi fosse interessato ad altri articoli sull’argomento,

Il 2011 è stato l’anno del Coniglio:




Il 2012 è stato l’Anno del Drago:

 

Fonti:

Giuliana Giani, Segno astrologici e zodiaco cinese, Ed. Albero,Mi,1989
Derek Walters, Il libro completo della astrologia cinese, Ed. Gremese,Roma,1988
Wolfram Eberhard, Dizionario dei simboli cinesi, Ed. Ubaldini,Roma,1999
R.Wilhelm, I Ching, il Libro dei mutamenti, Ed. Adelphi,Mi, 1991
http://www.atopon.it/index.php?page=il-drago-in-asia-e-in-europa
http://lalunanellago.blogspot.it/search/label/Astrologia%20Cinese
http://oroscopo.tipiace.it/oroscopo-cinese/oroscopo-serpente.htm
http://www.ilcerchiodellaluna.it/central_Simboli_serpente.htm
http://www.geagea.com/34indi/34_09.htm