Dao De Jing

Senza uscire dalla porta di casa puoi conoscere il mondo,
senza guardare dalla finestra puoi scorgere il Dao del cielo.
Più si va lontano, meno si conosce.
Per questo il saggio senza viaggiare conosce,
senza vedere nomina, senza agire compie.
Dao De Jing, Lao Zi

venerdì 15 ottobre 2010

Tian Zi: Il Figlio del Cielo

L'uomo di valore (junzi) è dunque l'incarnazione di una terna di valori: apprendimento (xue), il senso dell'umanità (ren) e lo spirito rituale (li).
Poiché la famiglia è percepita come una estensione dell'individuo, lo stato come una estensione della famiglia, e poiché il principe è rispetto ai suoi sudditi ciò che un padre è rispetto ai suoi figli, non vi è soluzione di continuità tra etica e politica.

Confucio converte dunque l'autorità del principe nell'ascendente dell'uomo esemplare, allo stesso modo in cui il«decreto celeste» è convertito da mandato dinastico in missione morale.
L'antica unità religiosa, ereditata dagli Shang e rielaborata dai Zhou, si costruiva attorno alla persona del «Figlio del Cielo» 天子 (tian zi); in quanto tale, egli era il solo che potesse sacrificare al Cielo ed agiva quindi come sommo sacerdote. Con Confucio questa comunione religiosa viene accresciuta dal consenso morale che si raccoglie intorno all'uomo di valore.

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