«Zhong» significa «non essere inclinato da nessuna parte» e quindi «stare nel mezzo». «Yong» vuol dire «costante». Il trattato illustra infatti l’equilibrio che deve guidare le azioni di ogni uomo che voglia comportarsi in maniera moralmente corretta.
Quando un uomo non manifesta la gioia, la rabbia, la tristezza e il piacere, si dice che è nel giusto mezzo; quando li manifesta, ma in misura moderata, si dice che è in stato di armonia. Il Giusto Mezzo costituisce il grande fondamento del mondo, mentre l’armonia è la via maestra.
(zhong yong, 1)
Una delle differenze più grandi tra oriente e occidente è la visione morale:
La filosofia greca e la religione giudaico-cristiana sono stati i due capisaldi della tradizione occidentale: la prima ha operato inaugurando una logica disgiuntiva che ha separato il mondo del Cielo, sede d'ogni valore, da quello della Terra, dove la materia è causa d'ogni involuzione e impedimento; la seconda si è inserita con i propri dogmi creando un dualismo cosmico che ha contrapposto "la vita alla morte", lo "spirito alla carne", il " peccato alla redenzione".
il pensiero giudaico-cristiano è impostato sul concetto del «peccato» come distacco, separazione dal Bene. A partire dal peccato originale, tutto il senso del percorso umano è la lotta contro il Male, per l’affermazione finale del Bene.
Niente di tutto questo in Oriente: per il pensiero cinese, «bene» e «male» sono inseparabili componenti dell’esistenza (yin/yang): sarebbe quindi inconcepibile un’azione volta alla «eliminazione» di uno dei due principi.
Il Santo per i cinesi non è tanto colui che lotta contro il male per il bene, quanto quello che «si astiene dagli eccessi», che vive nel «giusto mezzo», mantenendo un grande equilibrio tra le pulsioni. Un «eccesso di bene» è altrettanto dannoso di un «eccesso di male».
Il Dragone cerca la Lupa, la Lupa cerca il Dragone. Attualità della Cina antica e antichità della Cina moderna: pensieri, viaggi di guerrieri, mercanti, missionari e sognatori, uomini straordinari conosciuti e sconosciuti. Un filo di seta lungo diecimila chilometri che da più di duemila anni lega il nostro mondo ed il lontano Oriente.
Dao De Jing
Senza uscire dalla porta di casa puoi conoscere il mondo,
senza guardare dalla finestra puoi scorgere il Dao del cielo.
Più si va lontano, meno si conosce.
Per questo il saggio senza viaggiare conosce,
senza vedere nomina, senza agire compie.
Dao De Jing, Lao Zi
senza guardare dalla finestra puoi scorgere il Dao del cielo.
Più si va lontano, meno si conosce.
Per questo il saggio senza viaggiare conosce,
senza vedere nomina, senza agire compie.
Dao De Jing, Lao Zi
lunedì 18 ottobre 2010
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