Dao De Jing

Senza uscire dalla porta di casa puoi conoscere il mondo,
senza guardare dalla finestra puoi scorgere il Dao del cielo.
Più si va lontano, meno si conosce.
Per questo il saggio senza viaggiare conosce,
senza vedere nomina, senza agire compie.
Dao De Jing, Lao Zi

giovedì 9 settembre 2010

I limiti della razionalità

La conoscenza razionale appartiene al campo dell’intelletto, la cui funzione è discriminare, dividere, confrontare, misurare ed ordinare in categorie. L’astrazione è una caratteristica tipica di questa conoscenza, perché per poter analizzare l’immensa varietà di forme e fenomeni non possiamo prendere in considerazione tutti gli aspetti ma se ne devono scegliere solo alcuni significativi. La conoscenza razionale è pertanto un sistema di concetti astratti e simboli, caratterizzati dalla struttura lineare e sequenziale tipica del nostro modo di pensare e parlare. Nella maggior parte dei linguaggi questa struttura lineare è resa esplicita dall’uso di alfabeti che servono a comunicare esperienze e riflessioni con lunghe file di lettere.

Il mondo naturale, d’altra parte, ha una varietà e complessità infinita, nel quale le cose non avvengono in successione ma tutte contemporaneamente: è chiaro che il nostro sistema astratto di pensiero concettuale non potrà mai descrivere o comprendere questa realtà nella sua complessità: tutta la conoscenza razionale è necessariamente limitata.

Poiché la nostra rappresentazione della realtà è molto più facile da afferrare che non tutta la realtà stessa, noi tendiamo a confondere le due cose e a prendere i nostri concetti e i nostri simboli come se fossero la realtà.

Uno dei principale compiti del misticismo orientale è di liberarci da questa confusione: essi ritengono che la realtà ultima non può mai essere oggetto di ragionamento o di conoscenza dimostrabile, né può essere descritta adeguatamente con le parole. La conoscenza assoluta è quindi una esperienza della realtà totalmente non intellettuale, una esperienza che nasce da uno stato di coscienza non ordinario, che può essere chiamato mistico o meditativo.

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