Dao De Jing

Senza uscire dalla porta di casa puoi conoscere il mondo,
senza guardare dalla finestra puoi scorgere il Dao del cielo.
Più si va lontano, meno si conosce.
Per questo il saggio senza viaggiare conosce,
senza vedere nomina, senza agire compie.
Dao De Jing, Lao Zi

domenica 20 giugno 2010

La Cina delle origini

Forse cinquemila anni fa una popolazione tribale si stabilì lungo le sponde del Fiume Giallo nella Cina del nord. Questa popolazione non aveva una identità nazionale e non si avventurava mai lontano dalle rive del fiume: le attività quotidiane consistevano nel cacciare, pescare, badare alle greggi e coltivare piccoli appezzamenti di terreno. Di notte, nei villaggi, le persone si raccoglievano attorno ai fuochi e si raccontavano di come avevano perso le greggi in seguito agli assalti delle belve feroci, oppure della violenza del fiume in piena che aveva spazzato via i raccolti. Ma parlavano anche di come i loro capi avessero scacciato le belve feroci e respinto le inondazioni. Le tribù primitive cinesi erano guidate da re-sciamani che possedevano poteri eccezionali: dominavano gli elementi, conoscevano le vie del vento e dell’acqua, i fiumi si piegavano al loro volere, le piante e gli animali rivelavano i loro poteri, parlavano con le forze invisibili, salivano ai cieli e si recavano sottoterra per acquisire nuove conoscenze utili alla tribù.
I più famosi capi leggendari sciamani furono Fu Xi e Fu Yu.
Secondo la tradizione, il mitico Fu Yu sarebbe stato il fondatore della dinastia Xia (2200-1750 a.C.) che avrebbe contato in tutto 17 sovrani. Non sappiamo molto di questo periodo, all’infuori dei racconti mitici; tuttavia dai reperti archeologici in nostro possesso, è possibile stabilire che in questo periodo la Cina aveva già una società strutturata con una agricoltura ed un artigianato relativamente avanzati.
La dinastia Shang fu la seconda delle antiche dinastie, circoscritta dalla cronologia tradizionale al periodo 1750-1120 a.C. La società Shang era altamente organizzata e caratterizzata dalla suddivisione in vari strati sociali. I governanti Shang svolgevano un importante ruolo rituale, ma erano anche coinvolti nell’amministrazione dello stato e avevano al proprio servizio funzionari con mansioni specialistiche. Essi erano sostenuti dai clan aristocratici, con i quali avevano legami di parentela o di matrimonio. La società aristocratica era addestrata militarmente e combatteva usando dei carri trainati da cavalli. La base economica dello stato Shang era costituita dall’agricoltura, tuttavia le scoperte archeologiche più apprezzate del periodo sono i vasi e gli strumenti di bronzo, molti dei quali venivano fabbricati per scopi cerimoniali.
La Cina, nel periodo che va dal 1100 al 221 a.C, venne dominata dalla dinastia Zhou: periodo eccezionalmente lungo, che viene suddiviso in una prima fase, quella dei Zhou occidentali (1122-771 a.C.) e una seconda fase , quella dei Zhou orientali. Nel 771, infatti, a seguito dell’invasione di un popolo confinante, i Zhou furono costretti a spostare la capitale verso est a Luoyang, e da questo trasferimento deriva il nome di Zhou orientali.
La fondazione della dinastia Zhou costituisce il primo esempio del fatto che il diritto di una dinastia a governare fosse basato su una giustificazione etica. Secondo la tradizione, infatti la caduta dei precedenti governanti Shang ebbe luogo a causa delle mancanze dell’ultimo sovrano: per questo motivo, il «Mandato del Cielo» gli fu tolto e fu dato ai governanti Zhou. Tra questi il Re Wen fu un modello di virtù e suo figlio il Re Wu, che rovesciò gli Shang, fu un valoroso guerriero.
Poco dopo la conquista del potere il re Wu morì, e gli succedette il figlio, segnando una rottura col passato, perché sotto gli Shang la linea di successione consisteva nel passaggio del potere ai fratelli ancora in vita. Fu così stabilito l’importante principio, osservato rigorosamente nel seguito, secondo il quale il trono doveva passare alla generazione successiva. Tuttavia, essendo l’erede ancora minorenne, il potere fu esercitato inizialmente dal Duca di Zhou, una delle figure più famose della protostoria cinese.
La società dei Zhou Occidentali viene definita una società feudale, in quanto, a seguito del declino di un potente stato centralizzato, si formò una congerie di piccoli stati sottoposti solo in maniera nominale al sovrano centrale. Tuttavia, mentre in Europa il rapporto feudale era tipicamente impersonale e seguiva prescrizioni dettagliate, sotto i Zhou il rapporto prevalente era di tipo parentale e nella relazione non veniva specificato l’elemento contrattuale. In Europa i possedimenti feudali erano ereditari, sotto i Zhou occidentali le cariche dovevano essere riconfermate e potevano essere revocate.

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