Dao De Jing

Senza uscire dalla porta di casa puoi conoscere il mondo,
senza guardare dalla finestra puoi scorgere il Dao del cielo.
Più si va lontano, meno si conosce.
Per questo il saggio senza viaggiare conosce,
senza vedere nomina, senza agire compie.
Dao De Jing, Lao Zi

giovedì 16 ottobre 2014

I Tre Augusti




Nella tradizione mitologica cinese, primaria importanza hanno «I Tre augusti» (三皇sān huáng). Sono personaggi mitici considerati dei semi-dei, dotati di magici poteri, che hanno introdotto in Cina importanti aspetti culturali quali l’agricoltura, la pesca, l’erboristeria medica ed i principi della medicina, la scrittura e la divinazione.
Gli storici moderni ritengono che questi sovrani siano il risultato della fusione di personaggi reali, antichi capi di varie etnie, e personaggi mitologici. Sono rappresentati come antichi civilizzatori che usarono la loro saggezza e i loro poteri per migliorare la vita degli uomini. Alcuni di essi divennero più tardi dei dell'olimpo taoista.

I «Tre Augusti», detti anche i «Tre Sovrani», sono rispettivamente:

1.    Fu Xi (伏羲fú xī) detto il «Sovrano del Cielo» (天皇tiān huáng),
2.    Nü Wa (女媧nǚ wā) detta Il «Sovrano della Terra» (地皇,  huáng)
3.    Shen Nong (神農shén nóng) detto il «Sovrano dell’Uomo» (人皇rén huáng).

Fu Xi è il primo dei Tre Augusti, è vissuto, secondo la tradizione, tra il 2952 e il 2836 a.C.: nato a Chenji (probabilmente la attuale Lentian,  sobborgo di Xi’an, nello Shaanxi), Fu Xi divenne poi il governante dei suoi discendenti: pare che il suo regno sia durato più di cento anni (2852-2737 a.C.). Visse per 197 anni e morì in un posto chiamato Chen (oggi Huaiyang nello Henan) dove ancora oggi esiste un mausoleo dove lui è venerato.
Narra la leggenda  che la madre, una ragazza chiamata Hua Xu, un giorno soleggiato si divertiva accanto ad una palude; un’orma gigante la attrasse ed ella, piena di interesse, la calpestò con i piedi, rimanendo incinta di Fu Xi. In quella palude abitavano i draghi… sembra infatti che Fu Xi avesse quattro occhi e una coda di serpente.

«…Fu Xi  aveva la testa allungata, grandi occhi, denti di tartaruga e labbra di drago. Le sue sopracciglia erano folte di bianchi peli, la barba gli scendeva fino al suolo…»

Ma evidentemente Hua Xu non fu così sconvolta da questa esperienza, tanto da ripeterla generando una figlia, Nü Wa, che poi divenne moglie dello stesso Fu Xi, quando lui divenne re.

Nella mitologia cinese Nü Wa (il secondo dei Tre Augusti) è rappresentata come generalmente come figura femminile, ma anche come capo tribale. Nü Wa è associata al mito del diluvio universale, presente, a quanto pare, anche nella mitologia cinese.
Il Dio delle Acque, Gong Gong, aveva sfidato il dio del Fuoco Zhu Rong, ma aveva perso la tenzone: adirato, aveva battuto violentemente la sua testa contro il monte Buzhou, uno dei pilastri che reggevano il cielo, facendolo crollare con la conseguente la caduta del cielo verso nord-est e lo scivolamento della terra verso sud-est, provocando in questo modo una grande alluvione che aveva annientato l’umanità. Nü Wa allora tagliò le zampe di una tartaruga gigante e le usò per sostituire il pilastro caduto e riaggiustò il cielo usando pietre di sette diversi colori (arcobaleno?). Tuttavia non riuscì a rimettere esattamente tutto come prima: e questo spiega perché il sole, la luna e le stelle si muovono verso nord-est e perché i fiumi della Cina scorrono verso sud-est nell’Oceano Pacifico. Nü Wa è considerata inoltre una divinità associata alla creazione: secondo la leggenda, dopo il cataclisma solamente Fu Xi e sua sorella Nü Wa si salvarono. Si ritirarono allora sul monte sacro Kunlun, dove pregarono chiedendo un segno dall’Imperatore del Cielo. L’essere divino approvò la loro unione e i due fratelli, diventati sposi, diedero origine alla razza umana: per questo Fu Xi e Nü Wa sono anche ricordati come “Genitori della Umanità”.
 Ancora oggi a Jining, nella provincia dello Shandong, esiste la tomba di Fu Xi. Il terzo giorno di marzo secondo il calendario lunare, gli abitanti dei villaggi vicini si riuniscono qui per sacrificare a questo fondatore della civiltà della nazione cinese. Nü Wa è venerata da alcune minoranze etniche cinesi (in particolare presso la gente Miao)
Secondo un’altra storia mitologica, Nü Wa esisteva fin dall’inizio del mondo: tuttavia si sentiva sola e pensò quindi di creare animali e uomini. Nel primo giorno creò i polli, nel secondo i cani, nel terzo le pecore. Nel quarto giorno creò i maiali, nel quinto i buoi e nel sesto i cavalli. Nel settimo giorno (invece di riposare) iniziò a plasmare gli uomini ad uno ad uno utilizzando della creta gialla. Dopo avere creato centinaia di figure in questo modo, si sentì stanca, così immerse una corda nella creta e la scosse in modo da spargere schizzi dovunque: le figure modellate diventarono i nobili, mentre gli schizzi di creta diedero vita al popolo. Si dice anche che alcune figure furono rovinate dalla pioggia mentre Nü Wa aspettava che si seccassero e così, senza volerlo, ebbero origine le malattie e le deformità.


Nella iconografia tradizionale, Fu Xi veniva rappresentato sempre allacciato, tramite la coda, alla sorella  lei con un compasso, lui con una squadra in mano; i due strumenti indicano che i due sovrani inventarono norme, regole, standard. Difatti, Fu Xi, è considerato il primo eroe civilizzatore cinese, in quanto a lui vengono attribuite l'invenzione, della metallurgia, della scrittura, del calendario, oltre ad essere stato anche l'iniziatore di varie attività umane, tra cui l'allevamento degli animali, la pesca, la musica.

Fu Xi ha formalizzato l’uso della scrittura, l’istituzione del matrimonio e dei riti religiosi : insegnò ai suoi sudditi a cucinare, a pescare con le reti e a cacciare con trappole e armi metalliche e a rendere gradevoli i cibi mediante la cottura. A quei tempi la società primitive era matriarcale: la nascita dei bambini era considerate un miracolo, che non richiedeva il contributo del maschio: nella misura in cui il processo riproduttivo fu capito, la società si mosse in senso patriarcale e, secondo la tradizione, Fu Xi ebbe un ruolo di primaria importanza in questa evoluzione, con la istituzione del matrimonio.

Secondo la tradizione, Fu Xi è reputato essere  il fondatore dell’arte divinatoria in Cina in seguito alla sua scoperta di Ho Tu [la sequenza del fiume Ho] che costituisce il prototipo degli «Otto Trigrammi del Cielo Anteriore».  Questa sequenza di numeri era scritta sul dorso di un cavallo che emerse dalle acque del fiume Ho. Questa sequenza è utilizzata dal Feng Shui per la identificazione di luoghi propizi per la sepoltura dei defunti.
La struttura degli Otto Trigrammi (八卦, bā gùa) è una delle basi concettuali appunto del Classico dei Mutamenti (Yi Jing).


«…nei tempi antichi il Sovrano Fu Xi guardando verso l’alto osservò il cielo e le stelle, guardando verso il basso osservò la terra e gli animali e gli uccelli studiando come vivevano nei loro ambienti: prendendo esempio dalle cose vicine e da quelle lontane, combinò i segni yin e yang formando otto trigrammi che rappresentavano le regole dell’universo. Seduto su un poggio quadrato, percepì i soffi degli otto venti, e seppe da allora comporre con gli otto trigrammi le sessantaquattro combinazioni che consentono di conoscere il fasto e il nefasto, di apprendere la buona e la cattiva sorte»



Shen Nong, (il terzo dei Tre Augusti) detto anche «Imperatore dei Cinque Cereali», pare sia vissuto 5000 anni fa. Considerato il padre dell'agricoltura cinese - il suo nome significa infatti «Coltivatore Divino» - questo imperatore leggendario insegnò al suo popolo come coltivare i cereali per sfamarsene, in modo da evitare l'uccisione di animali. Si dice che abbia assaggiato centinaia di erbe per valutarne il valore medicinale, e che sia l'autore del Classico sulle Radici
di Erbe del Contadino Divino ( 神农本草经  Shénnóng běncǎo jīng), il più antico testo cinese sui farmaci, che include 365 medicine derivate da minerali, piante e animali (in realtà il vero autore del testo, compilato verso la fine della dinastia Han Occidentale, è sconosciuto). La catalogazione di centinaia di erbe medicinali o velenose fu un punto cruciale per lo sviluppo della medicina tradizionale cinese. Il tè, che agisce da antidoto a una settantina di erbe velenose, è considerato una sua scoperta; Shen Nong è anche considerato il padre della medicina cinese e inventore dell'agopuntura.

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