Il capodanno cinese e i suoi festeggiamenti non sono conclusi. Il finale, col botto, si avrà lunedì 6 febbraio con la Festa delle Lanterne (元 宵节 yuánxiāo jié , letteralmente «Festa della Prima Notte). Cade il primo giorno di luna piena dell’anno e si chiama così perché in Cina viene festeggiata con una sfilata di lanterne, appunto, dalle forme più strane: animali, fenici, draghi, paesaggi, personaggi,…
Perché si appendono le lanterne colorate?
Secondo la tradizione, nel 180 a.C. l’imperatore Wendi, degli Han occidentali, sarebbe salito al trono il quindicesimo giorno dopo l’inizio dell’anno e per commemorare l’evento avrebbe fissato quella data come giorno di festa. Ogni anno, nella sera della prima luna piena, egli lasciava il palazzo per festeggiare con la popolazione. Per l’occasione, tutte le famiglie appendevano lanterne multicolori di forma svariata lungo le strade. A partire dal 104 a.C. l’evento venne inserito fra le maggiori feste nazionali e divenne sempre più importante: vennero formalizzate vere e proprie regole che imponevano la presenza di lanterne in tutti i luoghi pubblici e davanti a ogni casa, in particolare nelle zone più animate o nei centri culturali delle città si dovevano tenere grandi mostre di lanterne, offerte all’ammirazione della popolazione, che poteva anche impegnarsi nella soluzione degli indovinelli ivi iscritti e danzare con le lanterne del drago. La manifestazione divenne così permanente, continuando nei secoli. Secondo i documenti storici, nel 713 al tempo della dinastia Tang nell’allora capitale Chang’an (l’attuale Xian), venne eretto un “monte di lanterne” alto sette metri, realizzato con più di 50.000 lanterne.
Durante la dinastia Song (960-1279) la celebrazione della Festa delle lanterne diventò più popolare e fu prolungata fino a cinque giorni e durante la dinastia Ming (1368-1644) la festa arrivò a durare anche dieci giorni!
Ma come sempre nella cultura cinese, vi sono anche varie leggende sulla festa che spesso hanno origine di carattere religioso: secondo la tradizione taoista, si dice che il 15 gennaio del calendario lunare fosse il compleanno di Tianguan, Dio della fortuna nelle credenze Taoiste. Essendo egli amante di ogni forma di intrattenimento, la festa delle lanterne fosse un modo per pregare per la fortuna.
Un'altra leggenda narra che il divino Imperatore di Giada fosse un giorno molto arrabbiato nei confronti di una città per l’assassinio della sua oca preferita, quindi per punizione avesse deciso di bruciare l’intera città, ma una fata buona di cuore, sentendo ciò, aveva avvertito gli abitanti della città del pericolo, suggerendo loro di accendere nella notte migliaia di lanterne, tale che dal cielo, la città sarebbe parsa come arsa dal fuoco, così che l’Imperatore avrebbe creduto la sua oca vendicata e avrebbe lasciato perdere. Da qui la festa delle lanterne come un modo per ringraziare la fata.
Per l’occasione si possono vedere lanterne multicolori e di ogni forma in ogni parte della Cina, dalle città alle campagne, dove spesso vengono organizzati appositamente eventi di intrattenimento che variano da sfilate di lanterne a vere e proprie festival che si concludono con il classico “drago in fiamme” a rappresentare la risalita del drago in cielo (enormi variopinte lanterne a forma di drago vengono bruciate). Lo spettacolo di lanterne è a dir poco sorprendente, sia per il numero che per la varietà delle forme e dimensioni, si passa dalle lanterne a forma di farfalla, pesce, uccelli, e animali vari (illuminate una volta da piccole candele all'interno, oggi da moderne lampade a led) a vere e proprie strutture complesse nella forma e perfette nei colori che rappresentano draghi, fenici, paesaggi, personaggi...
Le lanterne della festa sono realizzate con carta colorata, tra cui spiccano le lanterne dei cavalli in corsa, decisamente le più caratteristiche. Si tratta di un tipo di lanterna-giocattolo che si dice abbia una storia di più di mille anni. All’interno questa possiede un meccanismo rotante ed una candela, che una volta accesa crea aria calda che sale e fa muovere il meccanismo ed i cavalli di carta ivi applicati, che paiono quindi galoppare. L’ombra dei cavalli si riflette sulle pareti della lanterna, dando dall’esterno l’impressione di una mandria di cavalli sfreccianti.
Trovare la soluzione agli indovinelli delle lanterne, è una delle attività principali durante le esposizioni. I proprietari delle lanterne attaccano degli indovinelli sulle loro lanterne e i visitatori possono staccarli, se ne hanno indovinata la risposta; inoltre ricevono un piccolo regalo. Questo gioco ha delle origini molto lontane: lo si trova già nella dinastia Song.
Secondo la tradizione popolare, durante la festa si mangiano gli yuanxiao (al sud detti tangyuan), dolcetti tipici fatti con farina di riso glutinoso e ripieni di ingredienti dolci, che in Cina simboleggiano la riunione, l’affetto e la felicità familiare.Ad oggi esistono quasi 30 tipi di yuanxiao, con ripieni di pasta di giuggiole, pasta zuccherata di soia rossa, sesamo, cioccolato, ecc. Nelle diverse zone del paese i gusti sono vari, come nella provincia meridionale del Hunan, dove le palline sono di un bianco trasparente, e a Ningbo, nella provincia del Zhejiang, sulla costa orientale, dalla copertura sottile e dal ripieno compatto. A Shanghai sono chiamate “uova di colomba”, delicate e fresche, mentre a Pechino hanno ripieni di sesamo e burro, con un gusto molto speciale.
In molte cittadine, in occasione della festa delle lanterne, si possono ammirare straordinarie rappresentazioni culturali popolari, quali la danza con le lanterne a forma di drago, la danza del leone, la danza sui trampoli, la danza Yangee che, accompagnata da canti e tamburi, mima con movimenti lenti e veloci, i contadini che piantano il riso. La sera poi si assiste allo spettacolo dei fantastici fuochi d’artificio, di cui il popolo cinese è maestro. La notte della Festa delle lanterne è la prima notte di luna piena nel nuovo anno lunare: i fuochi d’artificio, le lanterne e la luna sembrano dar vita a una competizione per la creazione di una luminosità più particolare e splendente.
fonti:
Jenny Y.Su, Discendenti del Drago, Ed Grande Muraglia, Bologna 2010
http://it.omnidreams.net/articles/43277-festa-delle-lanterne-in-cina
http://italian.cri.cn/chinaabc/chapter18/chapter180105.htm
Il Dragone cerca la Lupa, la Lupa cerca il Dragone. Attualità della Cina antica e antichità della Cina moderna: pensieri, viaggi di guerrieri, mercanti, missionari e sognatori, uomini straordinari conosciuti e sconosciuti. Un filo di seta lungo diecimila chilometri che da più di duemila anni lega il nostro mondo ed il lontano Oriente.
Dao De Jing
Senza uscire dalla porta di casa puoi conoscere il mondo,
senza guardare dalla finestra puoi scorgere il Dao del cielo.
Più si va lontano, meno si conosce.
Per questo il saggio senza viaggiare conosce,
senza vedere nomina, senza agire compie.
Dao De Jing, Lao Zi
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venerdì 3 febbraio 2012
La Festa delle Lanterne
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