Dao De Jing

Senza uscire dalla porta di casa puoi conoscere il mondo,
senza guardare dalla finestra puoi scorgere il Dao del cielo.
Più si va lontano, meno si conosce.
Per questo il saggio senza viaggiare conosce,
senza vedere nomina, senza agire compie.
Dao De Jing, Lao Zi

giovedì 17 novembre 2011

I soldati romani in Cina duemila anni fa...ma non da conquistatori!


Nella piazza del villaggio di Liqian, nella Prefettura di Yongchang, provincia di Gansu, non è raro vedere una dozzina di abitanti del villaggio, dall’aspetto marcatamente occidentale, indossare armature e scudi e intrattenere i tanti turisti. E’ difficile pensare che un remoto villaggio nel nord-ovest della Cina, sia abitato da persone dai tratti somatici occidentali, che improvvisino antiche danze e parate militari romane, ereditate dai loro antenati.



La prefettura di Yongchang nel Gansu
Situato lungo la Via della Seta, la rotta commerciale più importante dell’Asia - che già duemila anni fa collegava attraverso settemila chilometri l’Europa all’Asia - il paese venne alla ribalta nel 1990, quando alcuni archeologi trovarono i resti di un antico forte romano e constatarono che molti abitanti avevano marcati lineamenti occidentali. Nel 1999, il villaggio, precedentemente denominato Zhelaizhai, è stato rinominato Liqian. Secondo i documenti storici cinesi infatti, Liqian era il nome che gli antichi cinesi avevano dato all’Impero Romano. I resti del forte sono attualmente circondati da catene. Un monumento è stato eretto vicino ai suoi resti per raccontare la sua storia e la recente costruzione di un padiglione in stile romano si erge nei pressi del monumento.

Con gli occhi verdi infossati e un lungo naso adunco, Luo Ying, 35 anni, ha un aspetto europeo che gli è valso il soprannome di “principe romano”, da parte dei suoi compaesani. Nel 2005, test del DNA hanno confermato che alcuni degli abitanti del villaggio erano di origine straniera.

Vediamo di capirci qualcosa …

Intorno alla metà del I secolo a.C. profonde divisioni lacerano l’Asia centrale: Hu Hanye e Zhi Zhi due fratelli appartenenti ad una tribù dell’etnia Xiongnu (quelli che noi chiameremo Unni), da tempo immemore predoni sul confine cinese, si disputano il titolo di Shan Yu (re). Dalla lotta per il potere di due fratelli nasce una sorta di guerra civile: una parte del popolo segue Hu Hanye, che si accorda con la Cina, una parte invece segue l'altro fratello. Sconfitto dal generale cinese Cheng Tang, Zhi Zhi viene catturato e messo a morte nel 35 a.C., I suoi seguaci sono costretti a fuggire verso ovest nelle steppe dell’Asia centrale. Un secolo e mezzo dopo la morte di Zhi Zhi, questo misterioso popolo, ormai mescolato a diverse altre razze, è nella zona del mar Caspio.

La notizia interessante di questa storia - che non ha nulla di originale - tramandataci dalle cronache cinesi, è che la guardia del corpo di Zhi Zhi era composta da uomini di un'altra razza, capaci di usare una complessa tattica di difesa, ottenuta mediante la sovrapposizione degli scudi, in un modo che ricorda la testudo romana.

Lo storico Homer Dubs vede in quei mercenari dei soldati romani superstiti della battaglia di Carre, condotta da Crasso nel 53 a.C contro i Parti in Asia Minore. Da Plinio il Vecchio sappiamo che in quella battaglia, che si concluse anch'essa con una sonora sconfitta romana, 10.000 romani furono catturati dai Parti e trasportati nella Margiana, un territorio nell'attuale Turkmenistan. Secondo questa versione i legionari, una volta sotto l'impero cinese, avrebbero fondato il villaggio di Liqian, nel nord-ovest della Cina; questa teoria è suggerita da vari indizi, tra cui lo stesso nome del villaggio (uno dei diversi modi del cinese antico per indicare Roma) ed i caratteri etnico-antropologici degli abitanti dell'area su cui sorse il villaggio, diversi da quelli cinesi. Tuttavia non sono state trovate evidenze archeologiche né chiare prove genetiche sugli abitanti attuali; gli scettici sostengono che il nome Liqian sarebbe solo foneticamente uguale al nome cinese della città di Roma ed avrebbe diverso significato, e che anche il riferimento nelle cronache alla formazione "a scaglie di pesce" dei soldati potrebbe riferirsi genericamente ad una disposizione molto serrata delle file della fanteria, piuttosto che alla tecnica romana della testuggine.

Nel novembre del 2010, è stato istituito presso la Lanzhou University di Gansu, il «Centro Italiano Studi», che vedrà Italia e Cina impegnate in una ricerca per svelare questo mistero. Il professor Yuan Honggeng, capo del centro, ha detto che spera di provare la teoria, scavando per scoprire ulteriori prove del primo contatto della Cina con l’Impero Romano lungo la Via della Seta. ”Speriamo di svelare il mistero delle legioni romane perdute”, ha dichiarato Yuan.

Nel mese di agosto 2010, un nuovo complesso costruito in stile architettonico romano è stato creato per soddisfare i visitatori, e mentre un produttore cinematografico di Pechino ha in programma di spendere milioni per raccontare questa storia, sono sempre di più i turisti che si recano al villaggio.

“Siamo molto felici che il villaggio sia diventato vibrante”, ha detto Zhao, un abitante di Liqian, che ha guadagnato 2.000 yuan (circa 240 euro) l’anno scorso, grazie al boom del turismo.



Fonti
http://it.wikipedia.org/wiki/Relazioni_diplomatiche_sino-romane
http://it.wikipedia.org/wiki/Parti
http://www.yourself.it/cina-liqian-villaggio-discendenti-antichi-romani/
http://it.wikipedia.org/wiki/Campagne_partiche_di_Marco_Antonio
http://www.metaforum.it/showthread.php/21697-quot-Semo-romani-de-Gansu-quot
http://www.tuttocina.it/mondo_cinese/100/100_bert.htm

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